Comunicato stampa Collegio Costruttori - "Il Collegio Costruttori saluta positivamente l’orientamento di base del nuovo Codice degli appalti statale. La Legge provinciale sugli appalti va adeguata agli aspetti positivi, mantenendo però la tutela delle spe

Il Collegio Costruttori saluta positivamente l’orientamento di base del nuovo Codice degli appalti statale
La Legge provinciale sugli appalti va adeguata agli aspetti positivi, mantenendo però la tutela delle specificità dell’Alto Adige

Il Consiglio dei ministri il 28 marzo ha approvato il Codice degli appalti pubblici che entrerà in vigore da domani, 1° aprile 2023, e che sarà operativo dal primo luglio. Complessivamente il nuovo Codice comprende 229 articoli e 36 allegati. 

Il Collegio Costruttori dopo una prima analisi saluta positivamente l’orientamento di base del nuovo Codice: “Con il nuovo Codice vengono inseriti alcuni elementi importanti attesi già da tempo dal settore dell’edilizia. Si tratta dello snellimento delle procedure, della digitalizzazione, come pure dell’inserimento della clausola di revisione dei prezzi, anche se quest’ultima va ulteriormente perfezionata, di modo che i prezzi vengano adeguati in maniera efficace e automatica. Inoltre, le stazioni appalti verranno rafforzate nelle procedure negoziate dalla stabilizzazione delle ‘soglie Covid’ già attualmente in vigore”, sottolinea il Presidente del Collegio Costruttori, Michael Auer. “Dall’altro lato, però, sembra purtroppo che l’esclusione automatica delle offerte anomale trovi ancora applicazione”, continua Auer.

Il Segretario del Collegio Costruttori Thomas Hasler evidenzia che secondo il nuovo Codice degli appalti, gli affidamenti diretti possono ancora essere effettuati per lavori fino a 150.000 euro. “Nelle procedure negoziate per lavori tra 150.000 euro e 1 milione di euro le stazioni appaltanti devono invitare almeno 5 operatori economici, per importi tra 1 milione di euro e 5,382 milioni di euro (soglia europea) almeno 10”, afferma Hasler. Questo è un elemento importante per poter completare le procedure in modo rapido e semplice. “Ciò, accanto al rafforzato ruolo delle stazioni appaltanti, può contribuire anche al raggiungimento degli obiettivi del PNRR”, chiarisce Hasler.  

In riferimento alla Legge provinciale sugli appalti andrebbero recepiti gli aspetti positivi, come, ad esempio, le soglie per le procedure negoziate. “La Legge provinciale sugli appalti deve però conservare gli elementi legati alle specificità del nostro territorio, come ad esempio la territorialità o il bilinguismo. Sarebbe inoltre importante che nella Legge provinciale sugli appalti nel caso di procedure negoziate l‘applicazione dell’esclusione automatica delle offerte anomale diventi solo facoltativa, e che quindi si applichi solo su richiesta delle stazioni appaltanti”, conclude il Presidente Auer.  

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